Ha passato un mese in carcere per colpa della suaincredibile somiglianza con un rapinatore. L'uomo, che aveva precedenti penali per rapina, è stato poi scagionato dal vero autore del colpo. Il pregiudicato, dopo essere stato arrestato a novembre con l'accusa di aver compiuto, armato di taglierino, una rapina da 18mila euro ai danni di una banca a Cornaredo nel Milanese, è stato liberato.
Antonio R., questo il nome dell'uomo arrestato per errore, era finito dietro le sbarre insieme con Antonino Oddo: i due erano entrambi accusati di aver eseguito la rapina alla filiale di Cornaredo. A inchiodare Antonio R., il "gemello" del vero ladro, era stato il filmato delle telecamere della banca. Ma a complicare le cose per lui c'era anche il fatto di essere già stato arrestato in passato per una rapina compiuta a Milano in compagnia dello stesso Oddo. Questa volta però, Oddo, davanti al gip, aveva ammesso le sue responsabilità e, senza fare il nome del complice, aveva scagionato completamente Antonio R., confermando così la sua dichiarazione di totale estraneità al fatto.
A quel punto, il gip ha disposto un supplemento d'indagine che si è concluso soltanto domenica con l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Domenico Cosmai, unpregiudicato di 40 anni, già detenuto a San Vittore dal 14 luglio scorso, giorno in cui fu arrestato perché trovato in possesso di un chilogrammo di cocaina.
Cosmai, residente a Bisceglie (Bari) ma domiciliato a Cesano Boscone (Milano), "straordinariamente somigliante ad Antonio R." è stato però riconosciuto sempre nel filmato registrato nel corso della rapina dai carabinieri del Nucleo operativo di Corsico (Milano), che lo conoscono da tempo come "un balordo di medio livello criminale".
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