domenica 11 settembre 2011

Per guadagnare 8 cm in altezza si fa spezzare le gambe in quattro punti

Nove mesi di atroci sofferenze per guadagnare otto centimetri d'altezza. È il prezzo pagato da Hajnal Ban, trentunenne consigliere comunale di Logan City, cittadina del Queensland (Australia), che ha confessato di essersi sottoposta a un'operazione di allungamento degli arti inferiori in Russia. L'intervento risale a otto anni fa, ma solo adesso la Ban ha deciso di svelare il suo passato ai concittadini. L'operazione fu dolorosissima: prima le furono spezzate le gambe in quattro punti e poi la ragazza rimase ferma in ospedale per diversi mesi mentre le sue gambe venivano allungate di un millimetro al giorno. Alla fine del trattamento la futura politica australiana misurava un metro e 62 centimetri contro il metro e 54 cm di prima dell'operazione.
INTERVENTO - L'intervento fu eseguito nella clinica ortopedica Ilizarov di Kurgen (Russia) e costò circa 40 mila dollari australiani (circa 21 mila euro). In realtà la Ban, di origini ungheresi ma nata in Israele, che vive sin da quando era piccola in Australia, aveva già raccontato questa singolare esperienza, ma anonimamente: nel 2006, con lo pseudonimo di Sara Vornamen, aveva pubblicato a proprie spese il libro God Made Me Small, Surgery Made Me Tall (Dio mi fece bassa, l'intervento chirurgico mi ha fatta diventare alta). Solo in questi giorni un network australiano ha scoperto la vera identità dell'autrice e così la Ban ha dovuto gettare la maschera. Secondo quanto ha raccontato agli organi d'informazione internazionali fin da piccola a causa della sua statura bassa ha avuto dei complessi. A scuola alcuni compagni classe la chiamavano «nana» e lei non si sentiva a suo agio. «Tante ragazzine soffrono a causa del loro peso oppure per le dimensioni del proprio naso», ha dichiarato al Times di Londra. «Io invece stavo male per la mia statura».

FELICE - Dopo anni di meditazione e studi, Ban decide di fare il grande passo e vola in Russia: «Dall'intervento fino alla completa riabilitazione è passato circa un anno e alla fine per nove lunghi mesi ho sofferto dolori atroci», ricorda la trentunenne. Inoltre la rappresentante politica ha raccontato che al tempo della sua operazione, nella clinica Ilizarov erano davvero pochi i pazienti che si sottoponevano a un intervento simile per ragioni estetiche. La maggior parte delle persone curate nella clinica infatti presentava gravi malformazioni o seri problemi di crescita delle ossa. A distanza di diversi anni la Ban non si pente della sua decisione: «Non ho affatto rimpianti, è stata una decisione che ho preso assieme alla mia famiglia», dichiara. «Ero preparata, avevo fatto ricerche e sono molto felice che alla fine sia andato tutto bene». Tuttavia dichiara che non se la sente di consigliare alle ragazze di bassa statura un'esperienza simile e soprattutto spera di non essere ricordata per sempre come la donna che allungò le sue gambe: «Voglio che le persone mi considerino per quella che sono e per il mio impegno politico».

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